Mentre i pistacchi nelle creazioni di Marchesi 1824 sono sempre squisitamente freschi, il pistacchio in sé è coltivato e consumato da oltre nove millenni. La storia di questo famoso frutto secco è ricca e distintiva, proprio come il suo aroma.
Con un’evidenza archeologica che li collega alla nostra dieta approssimativamente dal 6750 a.C. e un’entusiasta menzione nel Libro della Genesi, i pistacchi possono orgogliosamente rivendicare un posto nei primi capitoli della storia dell’umanità.
Il lungo viaggio dal mondo antico alle cucine di Marchesi 1824 inizia in Medio Oriente. Qui, l’albero di pistacchio viene coltivato fin dall’alba dei tempi. Utilizzata come ingrediente per preparazioni sia dolci che salate, questo frutto secco era considerato una prelibatezza e simbolo di benessere.
Si racconta che la Regina di Saba adorasse così tanto la loro intensità burrosa da requisire l’intera produzione nazionale per suo consumo personale. Si sostiene altresì che gli alberi di pistacchio crescessero nei mitici Giardini pensili di Babilonia.
Leggende a parte, il pistacchio era indubbiamente molto apprezzato nell’antica Persia (l’Iran dei giorni nostri), dove il loro possesso o commercio era fonte di considerevole ricchezza e status sociale. Non sorprende, dunque, che dopo aver perlustrato in lungo e in largo la regione con il suo invincibile esercito nel IV secolo a.C., Alessandro Magno portò il pistacchio in Grecia.
L’avventurosa frutta secca proseguì il suo viaggio, raggiungendo la Sicilia nel I secolo d.C., quando gli antichi romani poterono infine gustare questa bontà della terra. Con i pistacchi fu amore al primo morso, e da allora vennero coltivati in Italia.
In termini di quantità, l’Iran è rimasto il maggior produttore mondiale di pistacchi fino al 2010, quando il Paese ha perso il primato nei confronti del rivale statunitense. Infatti, il suolo fertile, un clima secco e gli inverni temperati della Valle Centrale della California offrono condizioni ideali per la coltivazione.
Puntando sulla qualità, d’altro canto, Marchesi 1824 predilige i pistacchi coltivati in modo naturale in Sicilia, selezionando solo quelli più pregiati per i dolci, i cioccolatini e altre creazioni.
Speriamo vi piacciano tanto quanto li apprezzava la Regina di Saba.